Giro d’Italia 2022, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2022.

TOP

Lennard Kamna (Bora-hansgrohe): Il giovane corridore tedesco conferma di essere un cacciatore di tappe nato, unendo alle eccezionali doti fisiche anche il fiuto e l’istinto necessario per dosare al meglio le energie scegliendo il momento giusto per muoversi. Grazie alla vittoria odierna ora è anche nelle zone alte della classifica, in una posizione che potrebbe anche permettergli di poter ambire a qualcosa in più, offrendogli uno scenario tattico nuovo in seno ad una squadra che nel gruppetto dei big oggi ha piazzato ben tre uomini.

Juan Pedro Lopez (Trek-Segafredo): Ci prova nel tratto più duro, nel quale si toglie tutti di ruota, gestendosi poi bene nel momento in cui viene ripreso, segno che ha saputo controllare i propri ardori. Manca la vittoria, ma la Maglia Rosa è una bella ricompensa e, con il discreto margine che ha accumulato sui big, potrebbe anche finire per tenerla per un tempo interessante. Nel suo percorso di crescita, un momento importante.

Simon Yates (Team BikeExchange-Jayco): Caduto ad inizio tappa, finendo per chiedere l’intervento dell’ammiraglia, il britannico resta con i big malgrado nel finale abba faticato. Per come si erano messe le cose, sarebbe potuta andare decisamente peggio, invece è ancora il primo degli uomini di classifica e ora cercherà di rifiatare e recuperare dal colpo subito. Poteva essere una buona occasione per i suoi rivali, ma non ne hanno approfittato.

FLOP

Astana Qazaqstan: Il ritiro di Miguel Angel Lopez non è un fulmine a ciel sereno per loro, ma chiaramente è la doccia fredda che non ci voleva, con il capitano designato che saluta la corsa senza possibilità di appello. Il piano B Vincenzo Nibali perde oggi terreno da un gruppetto ancora composto da una ventina di corridori, mentre il piano C David De La Cruz chiude nel gruppetto dei velocisti. La generale è andata, ora bisogna convertirsi interamente ai successi parziali.

Jumbo-Visma: I tre potenziali capitani perdono tutti terreno. La débacle maggiore è chiaramente quella di Tom Dumoulin, che non si sa spiegare il perché di questa sconfitta iniziata ad oltre dieci chilometri dalla conclusione e che gli costa sette minuti dai migliori. Fanno meglio Tobias Foss e Sam Oomen, che comunque perdono a loro volta oltre due minuti, rischiando di dover salutare le loro ambizioni di alta classifica, partendo dal norvegese che lo scorso anno era stato tra i più regolari e canditati importante alla Maglia Bianca.

Guillaume Martin (Cofidis): Il francese si era preparato proprio sulle strade siciliane nelle scorse settimane, ma oggi salta al non irresistibile ritmo della Ineos Grenadiers, perdendo 1’31”. Un corridore con le sue caratteristiche e con il suo stile di corsa può ancora rifarsi e ambire ad un buon risultato in classifica, ma quella odierna è sicuramente una prestazione deludente che fa suonare qualche campanello d’allarme.

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